ARTO INFERIORE

Invasature flessibili

L’invaso si può considerare l’elemento più critico e forse importante in una protesi. Il punto di contatto, l’interfaccia tra l’amputato (il suo moncone) e la protesi.
Tornando all’aspetto tecnico negli anni gli invasi hanno subito parecchi cambiamenti, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati, che per i sistemi d’impronta che per le varie tipologie di contenimento e distribuzione delle forze.

A titolo puramente informativo, basta pensare che prima gli invasi erano realizzati in legno con strumenti e tecniche di falegnameria, da cui poi è partita l’evoluzione del settore ma che per alcuni aspetti è ancora molto legata, nel bene e nel male, a questo aspetto artigianale.

L’invasatura è realizzata da un modello negativo in gesso fasciando il moncone con bende gessate. Esso ha lo scopo di riprodurre la morfologia del moncone e rendere possibile la realizzazione del modello di positivo di quest’ultimo.

Le invasature si dividono in:
– Invasature quadrilaterali;
– Invasature flessibili con metodo I.S.N.Y.;
– Invasature C.A.T.( Contoured, Adducted, Trochanteric) C.A.M. (Controlled Allignement Method);
– Invasature M.A.S. ( Marlo Anatomical Socket ).

L’ Invasatura quadrilaterale prende il nome dalla sua forma geometrica quando viene osservata dall’alto. Le differenze consistono nelle modifiche realizzate al fine di distribuire le pressioni.
La caratteristica più importante degli invasi quadrilaterali è quella di stare a contatto totale con il moncone, includendo l’estremo distale. La distribuzione del carico su un invaso a contatto totale, contribuisce a normalizzare la circolazione sanguigna del moncone e favorisce il ritorno venoso. Ciò evita la formazione di edemi e problemi dermatologici. Aumentando l’area di sostegno del peso del corpo si distribuiscono meglio I punti di pressione. Viene altresì stimolata la risposta sensoriale del moncone procurando all’amputato un buon controllo della sua protesi.

L’invasatura I.S.N.Y. (acronimo di Islanda, Svezia, New York) è costituita da una struttura più interna in plastica morbida, sorretta da un telaio rigido di supporto in fibra di carbonio. Questo tipo di soluzione costruttiva può essere adottatoasempre, in abbinamento ad un’invasatura sia quadrilaterale che a contenimento dell’ischio. L’invasatura I.S.N.Y. è particolarmente indicata nei casi in cui il moncone presenta una muscolatura molto tonica che, all’interno di una tradizionale invasatura in resina, risulterebbe costretta e non avrebbe sufficiente spazio per la contrazione. Risultati particolarmente positivi si ottengono anche nel caso di:
• amputati geriatrici, grazie al maggior comfort offerto rispetto ad un’invasatura a pareti rigide e per la possibilità che le pareti flessibili hanno di adattarsi, se pur limitatamente, alle variazioni di volume del moncone;
• in presenza di allergie o dermatiti da contatto provocate dai materiali con cui è realizzata l’invasatura in resina;
• protesi per attività sportive.

L’invasatura C.A.T. – C.A.M. (Contoured Adducted Trochanteric – Controlled Allignment Method) non va a creare un appoggio a livello della tuberosità ischiatica ma va a contenere il ramo ischiatico al suo interno, grazie ad una presa sopratrocanterica accentuata, che mantiene il femore in posizione addotta, garantendo un miglior controllo della protesi ed una deambulazione più armonica. Le caratteristiche tecniche evidenziate fanno sì che questo tipo d’invasatura (fig. 1) possa essere adottato sempre, in sostituzione di quella quadrilaterale.

La tecnica per la costruzione dell’invasatura anatomica M.A.S. è stata sviluppata dall’ingegnere protesista Marlo Ortiz nel 1999 con l’obbiettivo di realizzare un’invasatura che avesse una migliore adesione con il moncone e che consentisse di abbassare la linea di taglio posteriore sia per migliorare l’estetica ed il confort nella zona glutea, sia per evitare l’atrofia dei gruppi muscolari che afferiscono a tale distretto anatomico. Una differenza sostanziale tra il metodo che prevede il contenimento ischiatico (CAT-CAM) e la soluzione MAS è che nel primo l’invasatura avvolge il ramo ischiatico, andando ad inglobare la tuberosità nel relativo alloggiamento (“paletta o cucchiaio”) ed interessando tutta la parte posteriore ascendente dell’ischio stesso, mentre nella costruzione M.A.S. l’alloggiamento per il bacino si trova sensibilmente spostato in avanti, ben oltre la posizione mediale del ramo ischio-pubico.

Ciò determina un eccellente contatto tra moncone ed invasatura e consente di realizzare un perfetto incastro geometrico tra i due. L’invasatura M.A.S. fornisce un maggior supporto scheletrico lungo la parte mediale del complesso del ramo ischiatico, spostando le maggiori sollecitazioni di carico non più all’inizio della fase statica ma nella parte centrale del ciclo del passo, a tutto vantaggio della stabilità del paziente. Andando ad incapsulare la parte mediale ed inferiore del complesso del ramo ischiatico, si realizza un vincolo che incrementa la stabilità del femore.
Questa configurazione consente al paziente di estendere l’articolazione omolaterale dell’anca senza alcun limite, con conseguente:
incremento della lunghezza del passo; realizzazione di un dispositivo protesico lungo, nel complesso, quanto l’arto controlaterale; deambulazione più armoniosa.

A differenza del contenimento ischiatico, il contenimento sicuro del complesso del ramo ischiatico con la MAS, lascia il muscolo grande gluteo libero dal carico della forza peso, consentendogli, pertanto, di contrarsi liberamente durante la flesso-estensione dell’articolazione d’anca.
Durante l’intero ciclo della deambulazione, la parete laterale prossimale dell’invasatura (detta “aletta”) resta sempre a stretto contatto con la cute del moncone, offrendo così, di concerto con l’incastro del ramo ischiatico, una perfetta stabilità latero-mediale. La miglior stabilizzazione offerta dall’invasatura MAS è resa possibile dal fatto che la parete prossimo laterale (parete esterna dell’invasatura detta “aletta”) durante l’intero ciclo di deambulazione resta lateralmente in contatto con la cute, senza che si formi alcun distacco.

INVASATURE

FLESSIBILI

L’invasatura flessibile offre al paziente diversi vantaggi rispetto a quella a parte rigide, quali il mantenimento dell’attività muscolare del moncone e un aumento considerevole del comfort dell’invasatura. 

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