ARTO INFERIORE
Protesi per le amputazioni del piede

L’amputazione delle dita del piede comporta complicanze sul cammino la cui entità varia in funzione del numero delle dita, della loro posizione e del livello.
Tuttavia, l’amputazione del secondo dito se non trattata con opportuna ortesi, origina nel tempo la deformità in valgo dell’alluce che può anche provocare la deviazione del terzo dito. Con l’amputazione di tutte le dita, l’efficienza del cammino peggiora rapidamente passando dalle basse (pazienti anziani) alle alte velocità. Le problematiche funzionali più rilevanti sono provocate, però, dall’assenza del primo dito.
La spinta fornita dall’alluce è determinante nella fase di stacco del piede dal suolo.
Pertanto, quando l’alluce è assente (amputazione completa dell’alluce e amputazioni dall’avampiede al retro-piede), è importante ripristinare il suo contributo funzionale (spinta nella fase di stacco dal suolo), necessario, soprattutto, quando le velocità di deambulazione raggiungono valori medio-alti. I sistemi adottabili per riprodurre la spinta nella fase di lancio sono due, entrambi a restituzione d’energia: molla d’acciaio intersuola (è una stecca d’acciaio armonico che viene inserita tra la suola interna e quella esterna di una calzatura ortopedica su misura) e soletta elastica in fibre di carbonio.
