La riabilitazione neurologica è la specialità medica che si occupa del recupero funzionale di soggetti affetti da patologie del sistema nervoso.

Per riabilitazione neurologica s’intende quel processo che, attraverso un approccio comprensivo e multidisciplinare, è volto a migliorare le funzioni, ridurre i sintomi e incrementare il senso di benessere, all’interno del proprio specifico sociale, dei soggetti con problemi neurologici e delle loro famiglie. Il soggetto disabile è il primo attore del proprio processo riabilitativo, e i diversi professionisti devono aiutare il paziente in questo processo, fornendo le competenze e gli strumenti necessari a superare i limiti imposti dalla perdita di funzione. L’intervento riabilitativo prende in considerazione aspetti sociali e ambientali associati alla disabilità, mirando al miglioramento dei meccanismi neurobiologici alla base del recupero funzionale.

Negli anni, l’accento si è spostato dalla determinazione della disabilità alla valutazione delle abilità residue, la riabilitazione neurologica è vista come una disciplina medica capace di curare il danno grazie alla cospicua raccolta di dati a sostegno delle capacità di riorganizzazione e rigenerazione del sistema nervoso, nonché la dimostrazione che questi fenomeni sono in grado di indurre una ripresa funzionale. La plasticità neuronale, difatti, viene definita come la capacità del cervello di adattarsi alle mutevoli pressioni esterne e di acquisire nuove esperienze creando una nuova organizzazione strutturale e funzionale del sistema nervoso centrale. Ma la neuro-riabilitazione, oltre al recupero del danno funzionale che è avvenuto a livello del Sistema Nervoso, si occupa anche di fornire le strategie più adatte per permettere al paziente di utilizzare al meglio le sue capacità funzionali residue. Parliamo di una Riabilitazione che si propone obiettivi a medio e lungo termine, con lo scopo iniziale di recuperare le maggiori autonomie del paziente, nella fase acuta e sub-acuta del danno neurologico.

L’ obiettivo è quello di aiutare il paziente nel recupero della deambulazione, della forza muscolare, della sensibilità, dell’equilibrio, comprensione e controllo del dolore. Il Sistema Nervoso, formato da Sistema Nervoso Centrale e Sistema Nervoso Periferico, rappresenta l’input e output di tutte le attività e funzionalità del nostro organismo: un danno a queste strutture comporta alterazioni di segnali di comando- risposta con conseguenti disabilità. Tutti i pazienti con danno neurologico presentare disturbi neurologici motori come deficit di equilibrio, coordinazione, deambulazione disturbi neurologici psichici come memoria, attenzione e linguaggio. Per questo motivo è importante un lavoro di equipe basato su programmi di neuro riabilitazione multidisciplinare e adeguati al paziente: in questo modo il recupero è basato su un trattamento sinergico che produce maggiori e più veloci risultati.

L’ equipe riabilitativa è formata da figure professionali che interagiscono tra di loro per la valutazione e il trattamento a 360 ° del paziente:

  • Il medico Fisiatra;
  • Il medico Neurologo;
  • Il Fisioterapista;
  • L’infermiere;
  • Il Terapista Occupazionale;
  • Il Logopedista;
  • Lo Psicologo;
  • L’assistente Sociale.

Il paziente neurologico, a causa dell’entità del danno, presenta difficoltà nel compiere le normali attività di vita quotidiana rendendo la sua indipendenza compromessa. Sono pazienti che hanno bisogno di continua assistenza clinica e affettiva.

La presa in carico del paziente neurologico prevede:

  • Un’attenta anamnesi e diagnosi da parte del medico specialista neurologo, fisiatra;
  • Una valutazione funzionale da parte del fisioterapista che sceglierà e pianificherà insieme al medico l’iter riabilitativo più adatto;
  • Una valutazione da parte del terapista occupazionale che aiuterà il paziente ad adattarsi e reinserirsi nel proprio ambiente domestico;
  • Una valutazione da parte del logopedista in caso di alterazione del linguaggio, della deglutizione, della comprensione, dell’attenzione e della memoria;
  • Un’eventuale valutazione, nel caso fosse necessaria, dell’urologo nel caso di disfunzioni vescicali;
  • Valutazione psicologica per problemi di depressione, disorientamento emotivo.

 

Importante inoltre, la figura del “Caregiver”, rappresentati da familiari o badanti adeguatamente formati, che con la loro assistenza contribuiscono al recupero del paziente.

Per restituire le autonomie ai pazienti neurologici e garantire un recupero funzionale della parte lesa, i fisioterapisti dopo un’attenta anamnesi e valutazione possono applicare varie tecniche di trattamento di Neuro-riabilitazione, garantendo in questo modo una personalizzazione della terapia.

Tra le varie tecniche ricordiamo:

  • Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva: Questo approccio terapeutico mira al recupero delle funzionalità attraverso stimoli propriocettivi esterni, migliorando il movimento alterato. La tecnica prevede l’utilizzo di movimenti secondo diagonali e spirali che permettono ai muscoli di lavorare in massimo allungamento e massima contrazione, enfatizzando i fulcri articolari più deboli attraverso quelli più forti.

 

  • Esercizio Terapeutico Conoscitivo: metodica neuro cognitiva mirata soprattutto a pazienti con emiplegia e spasticità. Attraverso degli esercizi, vengono stimolati i processi cognitivi del cervello che comportano un recupero del movimento perso. Il recupero funzionale, quindi, viene visto come un apprendimento in condizione patologiche, che stimola la memoria, la percezione, i riflessi e l’attenzione. Viene sfruttata la propriocezione del proprio corpo che permette di elaborare informazioni esterne varie: tattili, di movimento, pressorie, visive. Attraverso queste informazioni il cervello si riadatta al movimento controllando le reazioni. Attraverso attrezzature e sussidi specifici.

 

  • Metodiche basate sul modello del “problem solving”: (per il trattamento di pazienti con disturbi di movimento e di postura provocati da una patologia neurologica. Attraverso un apprendimento propriocettivo e un’esperienza sensoriale di tipo tattile, visiva ed uditiva, si lavora sulle capacità residue del paziente per il recupero funzionale.) si basa sulle teorie contemporanee del controllo motorio, della plasticità neuro-muscolare e dell’apprendimento motorio, è un approccio inclusivo che considera gli effetti della patologia neurologica sull’intero corpo ed enfatizza il “restoring oriented”, ovvero promuove il recupero massimale del comportamento motorio efficiente.

 

  • Mirror Therapy: metodica di riabilitazione che prevede il movimento in modo omogeneo e simmetrico di entrambi gli arti lesi davanti ad uno specchio. Il paziente dovrà osservare l’arto sano; in questo modo sembrerà che l’arto paretico si stia muovendo. È un modo per ingannare il cervello a pensare che il movimento si stia compiendo normalmente e sfruttare così la capacità residua dell’arto leso, stimolandolo con l’effetto ottico dello specchio.

 

  • Riabilitazione Robotica: si tratta di un metodo di Neuro Riabilitazione recente, che avviene grazie a dispositivi tecnologici all’ avanguardia. È un tipo di Riabilitazione che è risultata essere efficace soprattutto nel recupero dell’arto inferiore o superiore colpito da ictus. È una terapia di supporto che può aiutare ad accelerare il recupero funzionale. Attraverso l’utilizzo di Robot, l’arto colpito compie movimenti attivi, stimolando cosi la motricità residua e la plasticità cerebrale, attivando precise aree del cervello.

Generalmente il trattamento riabilitativo del paziente neurologico ha una durata in media dai 3 ai 6 mesi in base all’ entità del danno e al recupero funzionale.

Il trattamento deve essere tempestivo, prima si inizia e più chance di recupero ci sono per i pazienti; i primi 6/8 mesi sono infatti cruciali e determinanti.

La riabilitazione neurologica mira:

  • Recupero dell’uso funzionale degli arti superiori e inferiori;
  • Implementazione delle autonomie quotidiane (vestirsi, lavarsi, alimentarsi, cucinare…);
  • Recupero della postura corretta e necessaria allo svolgimento di attività;
  • Utilizzo corretto di ausili e ortesi, compresi ausili tecnologici e di comunicazione aumentativa;
  • Svolgimento sicuro dei passaggi posturali (alzarsi in piedi, mettersi seduti, girarsi sul fianco…);
  • Recupero o mantenimento delle abilità cognitive (memoria, concentrazione, attenzione…);
  • Deambulazione sicura con e senza ausili, in ambiente intra ed extra-domiciliare;
  • Fare le scale in sicurezza;
  • Addestramento badanti e caregiver.

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